Il volo delle farfalle di Elena Cappelletto

Una magia fatta di farfalle, foglia d’oro e tanta passione

di UBALDO SAINI

Distinguersi, al giorno d’oggi, è sempre più difficile. In un mondo quanto mai globale, in mezzo ad otto miliardi di persone, ognuno di noi cerca il suo posto e il suo tratto distintivo. Nel mondo dell’arte è ancora più difficile emergere. Servono studio, passione, voglia costante di migliorarsi, e tanta ricerca.
Elena Cappelletto, trevigiana di nascita, ha deciso di dedicarsi a tempo pieno all’attività che più di tutte la gratifica: dipingere. E lo fa con una tecnica particolare, unica, che la rende perfettamente distinguibile nel panorama artistico italiano e internazionale.

Elena, com’è nata la sua passione per l’arte?
“Dipingo da quando ero bambina, è un’attività che mi è sempre piaciuto svolgere, anche se il percorso per arrivarci non è sempre stato lineare. Infatti sono laureata in una disciplina tecnica, ovvero ingegneria industriale, anche se ho sempre in parallelo studiato arte e approfondito nel tempo le tecniche pittoriche classiche e moderne negli atelier di importanti maestri. Ho lavorato quindici anni in una primaria società di ingegneria, poi ho fatto anche l’insegnante. Ad un certo punto però ho deciso di dedicarmi a tempo pieno alla pittura.”

Da alcuni anni infatti si dedica esclusivamente all’arte. Dove crea le sue opere?
“Assieme al mio compagno ho ristrutturato una casa a Cison di Valmarino e qui ho anche creato uno spazio da adibire a studio. E’ proprio a Cison che realizzo le mie opere, trovo che la pace e la quiete di questi posti, assieme ai paesaggi, siano di grande ispirazione.”
A proposito di ispirazione, cos’è che accende la sua creatività?
“Non c’è una regola fissa. A volte ci metto settimane intere per concepire un’opera, altre ho un’ispirazione improvvisa che provoca l’immaginazione e mi porta a creare d’istinto. Sono alla ricerca costante di emozione e equilibrio: anche solo guardare il paesaggio, il cielo, la natura mi aiuta in questo”.

Qual è il suo tratto distintivo?
“Sicuramente le farfalle. I miei clienti mi dicono spesso che sono molto riconoscibili. Anche i ritratti femminili, realizzati con tecnica a olio classica, sono particolari. Il trait d’union è la foglia d’oro, quasi sempre presente in entrambe le tipologie di opere. Mi piace realizzare le farfalle a spatola con tecniche miste, ma esploro anche le tecniche antiche, come quella fiamminga, che utilizzo soprattutto per la realizzazione di composizioni floreali su grande scala.”

Un suo recente successo?
“A settembre ho potuto esporre presso lo Spazio 5 in Via Pescheria a Treviso, ed è andata molto bene, ho ricevuto un gran riscontro di pubblico. Sono una pittrice contemporanea che ama l’arte classica. Aspiro costantemente a rappresentare un ideale classico di bellezza.”

Per vedere le sue opere: www.elenacappelletto.it

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