di MONICA GHEDIN
La Recantina è molto più di un vitigno riscoperto: è un simbolo di rinascita e di legame con il territorio del Montello. La sua unicità, la qualità dei vini che ne derivano e il suo ruolo nella promozione della cultura enologica veneta fanno di questo vitigno una vera e propria gemma del patrimonio vitivinicolo italiano. E’ un vino che racconta una storia di tradizione, resilienza e passione per la terra.
La Recantina è uno dei vitigni autoctoni più affascinanti del Veneto, in particolare della zona del Montello e dei Colli Asolani. Questo antico vitigno, riscoperto negli ultimi decenni, è oggi simbolo di un ritorno alle radici della viticoltura locale, in grado di coniugare tradizione e innovazione nel panorama enologico italiano.
STORIA E ORIGINI
Le origini della Recantina risalgono al XVI secolo, quando era già documentata come una delle varietà principali della zona trevigiana. Durante il periodo della Serenissima Repubblica di Venezia, il vino prodotto con l’uva Recantina era molto apprezzato, tanto da essere presente sulle tavole delle famiglie nobili e dei commercianti veneziani.
Tuttavia, nel corso del XIX secolo, la diffusione di malattie della vite come la fillossera e l’arrivo di nuovi vitigni internazionali portarono la Recantina quasi all’estinzione. Solo grazie alla dedizione di alcuni vignaioli locali e all’intervento di agronomi e ricercatori, il vitigno è stato recuperato e reintrodotto nel territorio alla fine del XX secolo.
CARATTERISTICHE DEL VITIGNO
La Recantina è una varietà a bacca rossa che si distingue per i suoi grappoli di medie dimensioni e gli acini dal colore blu intenso. È un vitigno particolarmente resistente, capace di adattarsi bene ai suoli collinari del Montello, che offrono le condizioni ideali per lo sviluppo delle sue uve. I terreni ricchi di minerali e il clima mite, con buone escursioni termiche tra giorno e notte, favoriscono la produzione di un vino di alta qualità, caratterizzato da aromi complessi e da una struttura equilibrata.
Una delle peculiarità della Recantina è il suo tannino elegante, che conferisce al vino una certa longevità e la capacità di evolvere nel tempo. Gli aromi tipici del vino Recantina includono note di frutta rossa, come ciliegia e mora, unite a sfumature speziate e balsamiche che rendono questo vino unico e riconoscibile.
IL VINO RECANTINA
Il vino ottenuto dalla Recantina è un rosso corposo e strutturato, che si presta sia al consumo giovane sia all’invecchiamento. Al palato, offre una buona acidità e una trama tannica ben integrata, che lo rendono un vino versatile e adatto ad abbinamenti gastronomici molto vari.
La Recantina si presta particolarmente bene ad accompagnare piatti della tradizione veneta, come carni alla griglia, arrosti e selvaggina, ma anche formaggi stagionati e salumi tipici. Grazie alla sua acidità bilanciata e al suo profilo aromatico, è anche ottima con piatti più complessi e speziati.
LA RISCOPERTA E LA PROMOZIONE DEL TERRITORIO
Negli ultimi anni, la Recantina ha visto una vera e propria rinascita grazie all’impegno dei viticoltori locali, che hanno creduto nelle potenzialità di questo vitigno. Il Consorzio Vini Montello e Colli Asolani, insieme a enti e istituzioni locali, ha sostenuto numerosi progetti di ricerca e valorizzazione, promuovendo il vino Recantina sia a livello nazionale che internazionale.
Oggi, la Recantina è considerata una delle varietà più interessanti nel panorama dei vitigni autoctoni italiani, e sta ricevendo sempre più attenzione da parte di appassionati e critici del settore. Grazie alla sua autenticità e al legame profondo con il territorio del Montello, rappresenta un punto di riferimento per la viticoltura locale, capace di esprimere al meglio la storia e la cultura enologica della zona.