Nel panorama musicale era semplicemente “Maury” ma per tutti era Maurizio Busato.
Abile con la chitarra con cui suonava ed eseguiva pezzi di cantautori Italiani, De Andrè in particolare.
Con gli “Anonima Song’s”, i “Tucani” e gli “Elfi”, si esibisce nei vari locali e partecipa a competizione riservati ai gruppi musicali sempre con ottimi risultati.
Parte per il servizio militare e al suo ritorno da una svolta al suo stile e genere musicale, interpreta canzoni di Jannacci, Guccini e De Gregori e si crea un repertorio personale.
Il desiderio di fare conoscere le proprie idee politiche lo porta a formare il gruppo “Il Canzoniere della Resistenza”. Con lui ci sono il veneziano Sergio Bertaggia. Fiore, cantautore dialettale trevigiano e Donato Cuzzato alla fisarmonica.
Nel 1967 arriva il successo e il “canzoniere della resistenza” viene richiesto da molte regioni Italiane e alle varie feste di partito. Maury però non è soddisfatto e desidera cambiare stile, scioglie quindi il gruppo e prosegue da solo e come cantante folk parteciperà a vari spettacoli musicali e di cabaret. Nel 1978 chiude con la musica e inizia quella di giornalista che lo porta a lavorare per Rai3 Veneto. Diventa giornalista commentando le pagine sportive.
Nel gennaio 1987 Busato fa la sua prima radiocronaca per “Tutto il calcio minuto per minuto” condotto allora da Roberto Bortoluzzi, commentando le partite inizialmente del L.R. Vicenza diventando poi Vicenza e del Padova, che nello stesso anno, aveva ottenuto la promozione in Serie A. Di seguito commenta le partite del Verona e del Chievo, e anche quelle del Treviso, in serie B.
Oltre alle radiocronache per “Tutto il calcio minuto per minuto”, Busato è anche il conduttore di punta del Giornale Radio Regionale, per la sede Rai del Veneto, alternandosi con vari giornalisti. Ha terminato così la sua grande avventura alla sede RAI del Veneto, nel 2011, esattamente dopo circa 30 anni di attività, in seguito però, nel periodo 2011 – 2012, Busato è già andato in pensione.
La vile aggressione
Nel 2006 Maury viene aggredito e picchiato in via Marco Polo, all’uscita del sottopasso di Treviso, che Busato aveva appena percorso tornando a casa dal lavoro. Nell’ombra, tre uomini. Due lo aggrediscono alle spalle, immobilizzandolo. Il terzo lo picchia.
Sotto i colpi, Busatto è stramazzato a terra. Ha però la forza di urlare, di chiedere aiuto. Cosi i tre aggressori lo abbandonano e fuggono, senza curarsi di raccogliere e portar via il borsello rimasto a terra. Il giornalista è stato quindi accompagnato al pronto soccorso del Ca’ Foncello, dove i medici gli hanno riscontrato la frattura del setto nasale.
di Giampaolo Zorzo
