L’associazione “Amici di Olivotto” ha raccolto e donato 187 mila Euro

Il giovane calciatore morto di SLA continua a regalare gioie grazie ai suoi amici

Fabio Olivotto era un ragazzo che come tanti amava lo sport e che fin da piccolo si innamorò del gioco del calcio praticandolo con passione nel campo del proprio paese di Nervesa della Battaglia e successivamente a Mareno di Piave, Vicenza e poi a Pieve di Soligo con l’Euromobil Pievigina con la quale ottenne risultati storici in quanto disputò, da protagonista e da capitano, anche alcuni campionati tra i professionisti.
In 12 anni trascorsi a Pieve di Soligo è stato ricordato, oltre che per le sue ottime attitudini da calciatore, anche per i valori di lealtà, coraggio, altruismo e senso di responsabilità.
Quando nel 2002 gli venne diagnosticata la S.L.A. ci fu una vera e propria mobilitazione, un continuo via vai di amici e colleghi al suo capezzale. Tutti quelli che lo hanno seguito nei 10 anni di sofferenza hanno toccato con mano gli effetti devastanti della malattia che, ancora oggi, non perdona.
La malattia lo ha reso infermo, inizialmente a letto e poi addirittura su di una carrozzina, alimentato con flebo e bisognoso di un respiratore artificiale. Fabio poteva relazionare soltanto attraverso un computer speciale che gli permetteva di scrivere parole e pensieri attraverso il battito delle ciglia rivolte verso lo schermo. In quei terribili anni, familiari ed amici si sono resi conto delle immani difficoltà e del disagio, anche di natura economica, a gestire la situazione.

Fu così che un gruppo di amici organizzò, in una serata del 2010 una partita di calcio in suo onore (presso lo stadio di Pieve di Soligo) a cui parteciparono più di 80 ex calciatori, suoi compagni di squadra. In tale circostanza fu realizzata una raccolta fondi finalizzata ad aiutare i bisogni di Fabio.

Il generoso contributo delle tantissime persone presenti all’evento permise l’acquisto di un automezzo attrezzato che gli consentì di potersi spostare senza abbandonare la carrozzina ed il respiratore artificiale.

Ed è con tale spirito, che lo stesso gruppo di amici, a distanza di pochi mesi dalla sua morte (maggio 2012), decise di ricordare l’amico fondando un’associazione aperta a tutti coloro che non solo hanno avuto la fortuna di conoscerlo ma che vogliono essere portatori di un messaggio di speranza e di conforto verso persone che si trovano in situazioni di difficoltà nel combattere malattie, relazioni, costi economici, assistenza e sofferenza.

Le persone che costituiscono e lavorano per l’Associazione si sono poste come impegno il perseguimento di due obiettivi:

1. Ricordare l’amico calciatore nel tempo; Raccogliere fondi, attraverso iniziative varie, da destinare in beneficenza a persone o famiglie in difficoltà, residenti nel nostro territorio.

2. Finora sono stati raccolti 187.000€, 159,000€ di questi sono stati consegnati a 62 famiglie, 10,000 € all’associazione Viezzer (disabilità), 11,000 € all’A.I.S.L.A., 4.000 € all’Ospedale di Conegliano per l’acquisto di un elettrocardiografo, e 3.000 € al Comune di Farra di Soligo per le disabilità.

di R.S.