Locanda Canareggio

Tre generazioni di storia, 30 anni di attività, 60 di matrimonio e 90 gli anni di Raimondo

di LORENZO BALDONI

30-60-90: terno fisso a Rovare’?
Nella piccola frazione di San Biagio di Callalta bagnata dal fiume Meolo questi numeri hanno un significato diverso. Sono quelli di una famiglia, i Giuriato, che nel tempo ha conseguito tre prestigiosi traguardi: i trent’anni di operatività della Locanda Canareggio, i 60 di matrimonio di “Mondo” ed Emilia e le 90 candeline spente da Raimondo “Mondo” Giuriato. E nei giorni scorsi c’è stata una grande festa in locanda con tanto di menu’ a base di prodotti tipici, punto di forza della famiglia Giuriato. A questa festa hanno partecipato i sindaci di San Biagio Valentina Pillon, di Monastier Paola Moro, il produttore della storica cantina “I padroncini” e consigliere del Consorzio di Bonifica Piave Fiorenzo Lorenzon, il presidente della Fiera di Rovare’ Bruno Pasin e il presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin. Numerosi i regali, gli attestati di stima e le targhe con tanto di dedica inviate alla famiglia Giuriato dalle associazioni di categoria della Marca Trevigiana.
Situata a Rovarè, la Locanda Canareggio non è solo un punto di ristoro, ma una vera e propria istituzione, frutto della passione e della dedizione della famiglia Giuriato. Fondata nel 1994, la locanda ha visto passare generazioni di clienti e amici, e ha saputo mantenere viva l’autenticità delle tradizioni venete, tanto nella cucina quanto nell’ospitalità.
Una Storia di Famiglia e di Amore per il Territorio
Il cuore della storia della Locanda Canareggio è Assunta Emilia Boiago, un’insegnante che andò in pensione nel 1994, e suo marito “Mondo.” Nato nel 1934, Raimondo ha lavorato fino al 1990 alla Chiaria Forti, un’azienda locale, e insieme a sua moglie ha deciso di dedicarsi a un progetto che fosse radicato nelle tradizioni e nel territorio veneto. I figli, Roberto e Luca Giuriato, si sono uniti all’impresa familiare, e nel 1997 anche Monica Frasson, moglie di Roberto, è entrata a far parte di questo percorso, portando nuove energie e idee.
Lo slogan “30-60-90” della locanda è un omaggio alla famiglia e alla lunga strada percorsa insieme: 90 anni di Raimondo, 60 anni di matrimonio tra lui e Assunta, e 30 anni di attività della locanda. Un legame profondo, costruito su tre decenni di lavoro, affetti e dedizione alla comunità locale.
Ospiti Famosi e Amici di Lunga Data
Nel corso degli anni, la Locanda Canareggio ha accolto personalità di rilievo come Toto Cutugno, Donatella Rettore, il duo musicale Jalisse, il cantante Michele degli anni ’60 e l’alpinista-scrittore Mauro Corona. Ma per i Giuriato, ogni cliente è importante: che si tratti di una celebrità o di un ospite abituale, l’obiettivo è far sentire tutti a casa, in un’atmosfera calorosa e familiare.
La locanda è diventata anche un luogo di ritrovo per squadre sportive locali e nazionali, come i giocatori del Treviso Calcio e persino la squadra neozelandese degli All Blacks, con cui la famiglia ha condiviso un momento speciale durante il matrimonio di un amico comune, John Kirwan.
Trent’ anni di Attività e un Futuro di Sfide e Passione
Quando la Locanda Canareggio ha celebrato i suoi 30 anni, ha visto partecipare oltre 350 persone, tra clienti affezionati, dipendenti attuali e passati, amici e fornitori. La festa è stata un’occasione per celebrare non solo il lavoro di una vita, ma anche i rapporti di amicizia e collaborazione che si sono costruiti negli anni. Durante l’evento, il nipote Andrea ha emozionato tutti leggendo una lettera al nonno Raimondo per i suoi 90 anni, mentre un video storico del matrimonio di Emilia e Raimondo ha riportato tutti al 1964, anno in cui tutto ebbe inizio.