Intervista a Vincenzo Ugrote istruttore di scacchi
Gli scacchi sono molto più di un semplice gioco. Con una storia che attraversa i secoli, questo “sport della mente” continua a offrire a chi lo pratica un’occasione per esplorare e sviluppare il proprio carattere, allenare la mente e persino migliorare il benessere mentale e fisico. Al di là delle vittorie e delle sconfitte, gli scacchi offrono lezioni preziose che hanno un impatto nella vita di ogni giocatore. In molti paesi europei, gli scacchi sono già una materia curriculare nelle scuole, con risultati notevoli. In Spagna e Francia, ad esempio, questo sport della mente è integrato nel programma scolastico per stimolare la concentrazione e migliorare le abilità matematiche e linguistiche degli studenti. Questi paesi dimostrano che gli scacchi sono un potente strumento educativo e sociale, portando benefici che vanno ben oltre la scacchiera.
Ma cosa insegna questo gioco?
“Uno degli insegnamenti fondamentali degli scacchi -sono le parole di Vincenzo Ugrote, istruttore di scacchi- è la capacità di accettare e comprendere la sconfitta. Ogni partita è una lezione che ci ricorda che sbagliare non è un fallimento personale, ma un’opportunità per migliorare. Anche i grandi campioni hanno imparato questa lezione. José Raúl Capablanca, ad esempio, noto per la sua precisione e calma, trovò nella sconfitta contro Alexander Alekhine uno spunto di crescita. Invece di abbattersi, studiò a fondo i motivi della sua sconfitta, migliorando il proprio gioco. Gli scacchi insegnano anche lezioni di vita a bambini e adolescenti, abituati spesso a un mondo in cui il successo è visto come l’unico traguardo. Attraverso il gioco, imparano che ogni mossa sbagliata è solo un punto di partenza per fare meglio, insegnando loro a essere più forti e a non temere le sfide. Questo gioco strategico porta alla luce tratti profondi del carattere: chi è prudente tende a difendere la propria posizione, chi ama il rischio prova mosse audaci, e chi è metodico pianifica strategie a lungo termine. Un altro grande insegnamento degli scacchi è la capacità di adattarsi. L’ elasticità mentale è essenziale, e pochi giocatori ne hanno dato prova come Bobby Fischer, che nonostante le difficoltà personali riuscì a vincere il campionato mondiale del 1972 contro Boris Spassky. Dal punto di vista cognitivo, gli scacchi si sono dimostrati utili nello sviluppo di abilità essenziali per il successo scolastico”.
Spesso si parla di introdurre questo gioco nelle scuole…
“Magari. Gli scacchi nelle scuole migliorerebbero le competenze logiche e matematiche. Gli studi dimostrano che gli studenti che praticano gli scacchi tendono ad avere risultati migliori anche in materie come matematica e lettura, poiché sviluppano capacità di analisi e ragionamento che li aiutano a comprendere meglio le altre discipline. Gli scacchi, inoltre, favoriscono anche lo sviluppo sociale ed emotivo. L’ambiente scolastico può a volte essere competitivo e stressante, ma gli scacchi offrono uno spazio sicuro dove i ragazzi imparano a rispettare l’avversario, a seguire le regole e a collaborare anche aiutando coloro che presentano delle difficoltà. In Spagna, ad esempio, gli scacchi sono usati nelle scuole anche come strumento per migliorare la convivenza, insegnando ai ragazzi il valore della pazienza, del rispetto e della calma”.
Si può giocare a tutte le età e questo è un grande vantaggio…
“Questo gioco rappresenta una vera fonte di benessere per la salute mentale, soprattutto per le persone più avanti con l’età. Giocatori come Vasily Smyslov, che ha continuato a competere ad alti livelli fino a tarda età, dimostrano che gli scacchi possono mantenere il cervello attivo e in salute. Studi scientifici confermano che l’attività mentale degli scacchi aiuta a rallentare il declino cognitivo legato all’età, riducendo il rischio di malattie neurodegenerative come la demenza e l’Alzheimer. Per molti anziani, gli scacchi rappresentano un esercizio stimolante e una piacevole occasione di socialità. In definitiva, gli scacchi offrono un percorso di apprendimento che va ben oltre il gioco: è un maestro silenzioso che ci insegna a conoscere e rispettare noi stessi e gli altri, a riflettere sui nostri errori, a trovare la forza di andare avanti e ad apprezzare l’arte di pensare con calma e saggezza”.
CHI È VINCENZO UGROTE
E’ un Istruttore Divulgativo scolastico e di Base della Federazione Scacchistica Italiana, con oltre cinque anni di esperienza nell’insegnamento degli scacchi a giovani e adulti.
Ha insegnato nelle scuole di Conegliano e nei paesi limitrofi, conducendo corsi presso biblioteche, librerie, attività dopo scuola e nella sede del Queen Club Circolo Scacchistico di Conegliano, di cui è membro attivo.
Attraverso l’insegnamento ed il suo canale YouTube, “Scacchista da marciapiede,” Vincenzo condivide la sua passione e conoscenza, rendendo gli scacchi accessibili a tutti.
Con un approccio che unisce strategia e riflessione, Vincenzo vede negli scacchi uno strumento educativo prezioso per sviluppare la mente e il carattere, favorendo la crescita personale e il benessere di ogni età