di GIAMPAOLO ZORZO
I distillati Castagner rappresentano un’eccellenza nel panorama enologico italiano, sinonimo di innovazione, qualità e rispetto per la tradizione. La distilleria, situata nel cuore della Marca trevigiana e precisamente a Visnà di Vazzola, si distingue per la produzione di grappe e distillati che combinano
tecniche tradizionali con l’avanguardia tecnologica. Questo connubio tra passato e futuro ha reso Castagner un punto di riferimento nel settore, tanto in Italia quanto a livello internazionale. La Distilleria Castagner nasce nel 1996 dall’intuizione di Roberto Castagner, un visionario che ha saputo unire la passione per l’arte della distillazione con una spiccata capacità di innovare.
Tutto inizia quando il ventunenne Roberto decide di andare a visitare Cognac, un piccolo comune nella costa occidentale della Francia a nord di Bordeaux celebre per gustare vino, frutti di mare e, naturalmente, il cognac e da quel viaggio il giovane Castagner inizia il suo sogno: produrre distillati. E, numeri alla mano, senza dubbio è stata una scelta vincente tanto che ora, i suoi, sono numeri da “mal di testa”.
Ha iniziato con 50 barrique e oggi ne conta circa 3.000, recentemente ha presentato la sua prima grappa invecchiata 23 anni fa, produce 288 tipi di distillati, e produce l’equivalente di 4.000.000 di bottiglie all’anno di grappa, ha 50 dipendenti, oltre 100 agenti.
Castagner ha voluto rompere con gli schemi tradizionali, rendendo la grappa non solo un prodotto di nicchia, ma un simbolo dell’alta qualità italiana, capace di conquistare anche i mercati internazionali.
Grazie a un costante lavoro di ricerca e sviluppo, la distilleria ha introdotto tecniche di lavorazione
innovative, come la distillazione a bassa temperatura, che preserva al meglio i profumi e i sapori delle uve. Grazie alla qualità dei suoi prodotti, Castagner ha ricevuto numerosi riconoscimenti in prestigiosi concorsi internazionali.
Tra questi, spiccano medaglie d’oro e d’argento ottenute in competizioni come l’International Wine & Spirit Competition e il Concours Mondial de Bruxelles.
Questi premi testimoniano l’impegno costante dell’azienda verso l’eccellenza, senza dimenticare che quattro sue grappe hanno vinto anche quest’anno il prestigioso “Cinque Grappoli” della guida Bibenda.
I suoi prodotti dove si trovano?
“Esportiamo in 50 paesi e questo comporta studi continui perché ogni stato ha delle preferenze
diverse come sono diversi i colori nelle confezioni. Ogni paese ha le sue grappe intese come stile alimentare. Ma non ci fermiamo solo in Europa, arriviamo negli Stati Uniti, in Giappone, paesi asiatici”.
Davvero non male…
“Diciamo che sono stato folgorato sulla via del… Cognac -scherza Castagner- ma devo ammettere che avevo visto lungo anche se è chiaro che ho la fortuna di avere un gruppo di collaboratori davvero straordinari e anche la famiglia che mi segue tanto che miei figli, Silvia segue la finanza e l’amministrazione, Giulia il marketing e la comunicazione, Giovanni controllo gestione e anche mio nipote Carlo è in azienda e segue in particolare la partite tecnica”.
Quali le prossime sfide?
“La grappa a tutto pasto” ovvero che si può bere, come cocktail, dall’aperitivo, ai primi e secondi piatti fino ad abbinarla al dolce e anche per questo riproporremo “Aqua21” che può essere bevuta fredda, un distillato leggero per chi ama bere bene con poco alcol. Seguiremo quindi anche con altri prodotti
la tendenza in corso di produrre distillati con minor gradazione alcolica e minor zucchero. Lei ha dato vita anche ad un premio importante, il “Fuoriclasse”.
Di cosa si tratta?
“Nel 2005 ho dato vita a questo premio che vuole essere di stimolo per i giovani e viene assegnato a delle eccellenze italiane.
Citarli tutti diventa difficile facciamo solo qualche nome: Giovanni Rana, Vittorio Feltri, Virna Lisi, Carlo Rubbia, Anna Fendi, Bruno Vespa, Red Canzian, Piero Angela, Andrea Bocelli e nel 2024 Gianfranco Zoppas.
Un premio che mira a mettere in evidenza delle persone straordinarie che hanno cambiato la qualità della vita per noi proponendoci grandi modelli a cui i giovani devono ispirarsi”.