di GIAMPAOLO ZORZO
Praticamente…. Tutto come prima. Il Treviso non riesce ad imporsi sulla capolista Campodarsego ma, ovviamente, classifica alla mano nulla è perduto.
Una delle note positive è l’affluenza del pubblico e il ragioniere del Treviso ha registrato 2728 spettatori, numero questo che poche società di Lega Pro possono registrare. La spinta del pubblico però non è bastata perchè la compagine padovana ha condotto una partita attenta in fase difensiva portandosi a casa un punto che assomiglia all’oro.
Il campionato è però lungo e il tempo per rimediare non manca e il distacco tra i biancocelesti di Cacciatore e la capolista non è certamente abissale ma si deve iniziare a vincere le partite con le squadre dirette ovvero con quelle che come il Treviso, puntano al salto di categoria.
Questo dev’essere l’anno della promozione perché non ci sono corazzate nel nostro girone e perché il prossimo, potrebbe essere un campionato davvero difficile.
Per quale motivo? Se guardiamo il girone A della serie C vediamo che in questo momento le ultime tre della classe sono Triestina, Arzignano e Clodiense che, in teoria, potrebbero tutte finire, per motivi geografici, nello stesso girone dove attualmente milita il Treviso e questo sarebbe davvero un grosso problema per cui, la società farebbe bene a gennaio correre ai ripari con un paio di acquisti in grado di far fare il salto di qualità alla squadra.
Lo slogan è: salire a tutti i costi.
