CASEUS: Vent’anni di formaggio stellare

Centinaia di prodotti in concorso: ecco tutti i premiati

di UBALDO SAINI

La splendida location di Villa Contarini a Piazzola sul Brenta è ormai da due decenni il punto di ritrovo preferito per tutti gli amanti del formaggio. Esposizioni, degustazioni, percorsi didattici e chi più ne ha, più ne metta. Noi di Qui Treviso siamo stati invitati a far parte della Giuria Aurea, per valutare una cinquantina di formaggi suddivisi in varie categorie e possiamo ben dire di esserne usciti estasiati e deliziati, pienamente appagati in tutti e cinque i sensi. Ma andiamo con ordine a ripercorrere assieme questo weekend indimenticabile.

Il 5 ottobre è stato il presidente della Regione Veneto Luca Zaia a tagliare il nastro della 20ª edizione di Caseus. Sulla scalinata di Villa Contarini anche il presidente di Aprolav Terenzio Borga, i Senatori Mara Bizzotto e Luca De Carlo, l’Assessore all’agricoltura e al turismo di Regione del Veneto Federico Caner e Eleonora Daniele, fedelissima madrina dell’iniziativa.
“Questa manifestazione, l’ho voluta con forza – ha dichiarato il presidente Luca Zaia – l’unione di Caseus con il Festival delle DOP restituisce un evento che è un riferimento a livello nazionale, cresceremo ancora di più e diventeremo internazionali. Qui c’è il meglio delle produzioni casearie e non solo ma abbiamo un grande nemico, l’Italian sounding che vale circa 120 miliardi di euro nel mondo; le nostre produzioni sono totalmente copiate e su questo serve attenzione perché vengono vendute come made in Italy ma non lo sono e creano un danno enorme. Inoltre, va sottolineato che gli agricoltori continuano a non guadagnare, il prezzo del latte oggi è lo stesso di 40 anni fa, invece vanno valorizzati, e questo deve far riflettere anche a livello europeo – e conclude – questa è una regione che sa esprimere tanto, cercate di essere vicini ai nostri agricoltori, dobbiamo comprare locale e mantenere la tipicità. Bisogna saper scegliere.”
“Vent’anni di Caseus sono un compleanno importante per una rassegna fondamentale non solo per l’enogastronomia veneta ma anche per il turismo nazionale ed internazionale che questo evento richiama.- ha sottolineato l’Assessore all’agricoltura e al turismo di Regione del Veneto Federico Caner– Il Veneto, in particolare, è avanti nella ricerca e nell’innovazione tecnologica, fattore che ci permette di aver già raggiunto gli obiettivi 2030 dell’Unione Europea che riguardano la riduzione del 50% dell’uso degli antibiotici nella cura degli animali, migliorando così non solo bontà e qualità dei nostri prodotti ma anche la sicurezza alimentare. Al di là delle bellezze artistiche e naturali, il comparto dell’enogastronomia è fondamentale per la nostra economia, basti pensare che a livello internazionale il 30% dei turisti si muove anche con una motivazione legata al mangiare e bere bene. Il Veneto non può prescindere da questo con i suoi 8 miliardi di euro di Pil creati dall’enogastronomia, un grande pilastro della nostra economia insieme al turismo”.

Dalle fattorie alle malghe, passando dai piccoli caseifici e le grandi latterie, erano presenti oltre ai produttori veneti anche 29 realtà casearie da tutta la Penisola e 9 produzioni extraconfine da Polonia, Estonia, Grecia e Slovacchia.
Assolutamente confermato e di successo il format espositivo: oltre un chilometro tra degustazioni, cooking show, mostra-mercato, incontri con i casari, tutte attività sold out fin dal mattino delle due giornate, con più di 4.000 persone iscritte.

E veniamo ai premi per i migliori formaggi assoluti della manifestazione, giudicati secondo i palati di una giuria aurea, composta da giornalisti ed esperti di settore accompagnati da esperti ONAF e di una giuria popolare, composta da un campione di consumatori, due appuntamenti ormai consolidati che individuano i migliori formaggi tra quelli già premiati dal concorso Caseus Veneti, per capire quali sono le tendenze di consumo di palati diversi da quelli delle giurie tecniche.
I due giudizi, per la prima volta, hanno eletto come migliori assoluti gli stessi formaggi per due categorie: DOP stagionati (Piave DOP – Lattebusche, Belluno) Formaggi Vari (Morlacco del Grappa di Malga – Malga Coston, Treviso) “un fattore che potrebbe essere indicatore di un pubblico attento al prodotto che mette in tavola, e questo non può che far bene all’intera filiera” ha commentato il Presidente di Aprolav Terenzio Borga.

Per la giuria aurea le altre produzioni degne di nota sono state: DOP Freschi (Montasio DOP mezzano – Latteria di Roverbasso, Treviso) Formaggi Alternativi (Formaggi aromatizzati – Malga Faggioli, Verona) e Formaggi di Fattoria (Formaggi di Capra – Soc. Agr. Ceron Tarcisio, Treviso). Per la giuria popolare invece premiati per i DOP freschi il Monte Veronese DOP d’allevo (6 mesi) del Caseificio Gardoni di Verona, per i Formaggi alternativi il Formaggio di Capra (coagulazione prev. Acida) di Malga Faggioli (VR) e per i Formaggi di Fattoria ha trionfato l’Azienda agricola Venturin di Treviso.

In totale i due concorsi hanno premiato un totale 62 produzioni casearie: 14 per il 6° Concorso Nazionale Formaggi di Fattoria, che contava 89 produzioni iscritte, e 48 per il 20° Concorso Caseus Veneti che ha valutato un totale di 386 produzioni e, per le otto categorie più numerose, ha distinto la produzione tra latteria e fattoria. Rientrano tra le targhe consegnate anche 7 premi di categoria ovvero quelle sezioni di nicchia che vedono un numero di produzioni limitate. Conferita anche la targa di “Miglior casara” a Sonia Longhin, della società agricola Longin Mara e Sonia di Campagna Lupia (VE).

Caseus si consolida quindi come appuntamento di riferimento per il comparto lattiero-caseario nazionale dove l’obiettivo è rimasto lo stesso degli esordi ovvero valorizzare le produzioni casearie di qualità e avanzare un confronto costruttivo tra le produzioni locali, nazionali e internazionali. E noi saremo ben felici di tornare anche l’anno prossimo per raccontarvi l’ennesimo trionfo dei sensi.

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