C’era una volta… LA BEAT GENERATION CASTELLANA

di GIORGIO VOLPATO

Nostalgia canaglia, cantavano tempo fa Al Bano e Romina Power, nostalgia di un decennio, gli ANNI

THE DOCKERS

SESSANTA che per fantasia, creatività, inventiva e un sacco di altre cose non si sono più ripetuti… non a caso sono stati etichettati come “Favolosi”.
Anni in cui nasceva “La meglio gioventù” come recita la poesia di PIER PAOLO PASOLINI dedicata ai giovani. Poesia che anticipava il narrato “civile” tra gli anni sessanta-settanta. Soprattutto gli anni sessanta per quello che riguarda la serata.

I COBRA CON DONATELLA RETTORE

Anni in cui sull’onda della “British invasion” si plasmava e consolidava anche a Castelfranco la BEAT GENERATION. La canzone cantata a San Remo dai Dik Dik, I Camaleonti e Maurizio Vandelli nel 1993 spiega meglio di tante altre parole cos’erano gli anni di quell’era l’era BEAT. Momenti di quegli anni che sono stati ricordati nel corso di una serata ad invito con oltre 300 partecipanti per una rivisitazione della BEAT GENERATION CASTELLANA.

Non solo, ma anche per festeggiare gli “ottanta” di Nardino Graziotto, indiscusso leader dei BARRAKUDA. Una festa a sorpresa che il fratello Franchetto aveva previsto per il 29 settembre, data

GLI ALLEATI

che ricorda la canzone di Mogol-Battisti portata al successo dall’Equipe 84 ma che l’improvvisa scomparsa proprio di Franchetto pochi giorni prima ha consigliato di rinviare la serata allo scorso 10 maggio.
La serata ha così avuto un doppio scopo: ricordare la figura di Franchetto, in quegli anni batterista dei giovanissimi COBRA; portare a termine la sua idea e festeggiare il fratello Nardino, in quegli anni considerato il “Frank Sinatra” di Castelfranco che il 14

I BARRACUDA

agosto avrebbe tagliato il traguardo degli 81 anni.
Serata fantastica nel corso della quale si sono esibiti i gruppi della beat generation di Castelfranco Veneto. I Cobra, I Maya, THE Dockers, I Fenicotteri, Le nuvole, I Problemi, Gli alleati, The Jolly, Gli Spettri, questi i loro nomi; nomi che chi appartiene a quella generazione, non ha mai dimenticato.

Si esibivano negli oratori e nei cinema (Hesperia, Supercinema e, soprattutto al cinema parrocchiale Pio X°) senza contare i concerti in tutta la provincia.
Serata quella quindi all’insegna della musica di quegli anni eseguita dai musicisti di quel periodo che, levate le ragnatele dai loro strumenti, riprenderanno le chitarre in mano per delle performance uniche e sicuramente indimenticabili.
Come indimenticabile, unica e mai più ripetuta, l’era BEAT per tutti quelli che hanno vissuta.

I MAYA

Era BEAT che terminò con i concerti nel 1968 nell’isola di Wight sud dell’Inghilterra, tra Portsmouth, Southampton e Bournemouth, un isolotto che è stato la sede di uno dei più prestigiosi festival del rock; poi definitivamente con quello di WOODSTOSK alla Max Yasgur’s Farm di Bethel piccolo centro rurale nello Stato di New York, dal 15 al 18 Agosto 1969 all’apice della diffusione della cultura hippie.

Come una canzone di Renato Zero….in modo più assoluto I MIGLIORI ANNI DELLA NOSTRA VITA…..GLI ANNI SESSANTA.

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