Un’indagine di Roberto Serra e Rubina Tonelli
E’ l’estate dei morti del 1984, quando la quattordicenne Sibilla Mari muore annegata in uno stagno in mezzo al bosco. Unica superstite del tragico evento l’amica del cuore Luce Livi.
Vent’anni dopo, nello stesso periodo, l’agente scelto Rubina Tonelli, di stanza al commissariato di Case Rosse, riceve una chiamata da parte di una ragazzina, tale Sibilla, che denuncia la presenza di due cadaveri all’interno di un casolare e accusa la Borda (creatura leggendaria che ammazza i bambini che si perdono nel bosco), di essere l’assassina.
Rinvenuti i cadaveri e avviate le indagini assieme al commissario Roberto Serra, i due scoprono che la casa appartiene alla famiglia di Luce Livi, costretta vent’anni prima a trasferirsi in un’altra località dopo la tragedia avvenuta nel Pozzone.
Di Luce però nessuna traccia. Come può Sibilla, morta nel 1984, aver chiamato Rubina? In un’indagine dove normalità e magia si mescolano, questa è la prima di tante domande a cui il duo Tonelli-Serra dovrà dare una risposta.
di Sara Bolzonello