Nereo Parisotto con la sua Pilosio ha studiato una soluzione innovativa per l’installazione delle vetrate dell’atrio del Museo che verrà inaugurato nel 2026
Ha un “cuore” trevigiano il Museo Guggenheim più grande al mondo che si sta costruendo ad Abu Dhabi negli Emirati Arabi. E’ grazie infatti alle strutture provvisionali realizzate dalla Pilosio, del trevigiano Nereo Parisotto, che la Al Laith, azienda leader in Medio Oriente per la fornitura di soluzioni temporanee, riuscirà ad installare il pacchetto di vetrate per il tetto dell’atrio sulla complessa e impegnativa struttura in acciaio che sorgerà entro il 2026 sulla punta a nord-ovest dell’isola di Saadiyat.
Un lavoro che poche aziende produttrici di ponteggi nel mondo sarebbero state in grado di fornire ma per Parisotto la parola impossibile non esiste. L’ostacolo più grande è la forma particolare del soffitto dell’avveniristica struttura progettata da Frank Gehry che, una volta ultimata, avrà una superficie totale di circa 30mila metri quadri, di cui 13mila esclusivamente dedicati a spazi espositivi di vario genere. L’atrio, che vede coinvolta la soluzione di Pilosio, è composto da travi in acciaio inclinate e una normale struttura provvisionale “complanare” non avrebbe consentito di raggiungere tutti i punti delle travi. Pilosio, con sede centrale a Tavagnacco (Ud) e specializzata nella produzione di ponteggi, casseforme e strutture sospese per il settore delle costruzioni, ha ideato un particolare sistema, il Flydeck, che ha messo a disposizione del Museo Guggenheim di Abu Dhabi in quanto permette di creare una struttura sospesa che si adatta perfettamente alla morfologia del tetto. Questo consente agli operai e tecnici di installare con estrema sicurezza le vetrate dell’atrio e di rispettare perfettamente i requisiti del cantiere.
“Siamo estremamente entusiasti di vedere la nostra azienda espandersi e cogliere le opportunità offerte dal mercato delle costruzioni nel Medio Oriente” commenta l’Amministratore Unico di Pilosio, Nereo Parisotto, “così come siamo molto orgogliosi di poter contribuire, con le nostre tecnologie e professionalità, a quella che, con l’apertura del Guggenheim Museum, è una vera e propria rivoluzione
culturale per il paese arabo che sta apprezzando le nostre soluzioni di ponteggio rapide e di facile montaggio. Ringrazio infine per la fiducia Al Laith che ha riconosciuto in noi un partner affidabile per questo ambizioso progetto.”
Considerando l’espansione senza precedenti del settore delle costruzioni in Arabia Saudita e la continuità di progetti importanti negli Emirati Arabi Uniti e negli altri Paesi del Golfo Persico, il mercato del Medio Oriente rappresenta una grande opportunità per l’azienda Friulana, rilanciata nel 2021 dal trevigiano Nereo Parisotto. Da qui l’apertura da parte di Pilosio di una nuova sede proprio a Dubai: la Pilosio Building Materials L.L.C. affidata a Francesco De Martino nel ruolo di Amministratore Delegato. Lo scopo è quello di offrire supporto all’imponente attività edilizia in corso nella regione araba attraverso quell’innovazione e qualità, tanto ricercata, che l’azienda friulana riesce a dare attraverso i propri gruppi ingegneristici di ricerca e sviluppo.
“Il mercato del Medio Oriente rappresenta, per il Gruppo Pilosio,” sono le parole di Francesco De Martino, Amministratore Delegato di Pilosio Building Materials L.L.C., “non solo il futuro ma anche l’immediato presente, data l’esplosiva espansione del settore delle costruzioni in Arabia Saudita e la continuità di progetti importanti a cui ci hanno abituato gli Emirati Arabi Uniti e gli altri paesi del Golfo Persico. Per quanto la concorrenza sia molto competitiva, siamo sicuri che grazie alle nostre innovative soluzioni tecnologiche, come il FlyDeck, saremo in condizioni di soddisfare le più stringenti richieste dei nostri clienti, come nel caso del Museo Guggenheim di Abu Dhabi, sia in termini di tempo che in termini di qualità.”
L’apertura della sede di Dubai rappresenta solo l’inizio per Nereo Parisotto, con Pilosio, nel mercato mediorientale.
“Dal 2021 ad oggi siamo cresciuti in modo significativo registrando un notevole aumento del fatturato e acquisendo nuovi collaboratori dalla grande professionalità, come Francesco De Martino,” dice l’Amministratore Unico di Pilosio, Nereo Parisotto.
“La decisione di aprire una sede a Dubai è un passo strategico per espandere la nostra presenza internazionale e rispondere alla domanda crescente proveniente dal Medio Oriente. Non ci fermeremo, anzi guardiamo sempre con ottimismo al futuro e a nuovi orizzonti, determinati a consolidare la nostra posizione come leader nel settore dei ponteggi, delle casseforme e delle strutture sospese e a offrire soluzioni innovative che rispondano alle esigenze del mercato globale.”
Dopo il museo Guggenheim, Palazzo Ducale reso visibile ai turisti durante il restauro, grazie ai ponteggi della Pilosio
È uno dei simboli di Venezia, ammirato e visitato da milioni di persone. Palazzo Ducale, però, come tanti altri monumenti storici, è anche bisognoso di cure per poter resistere al trascorrere dei secoli. Per permettere i necessari lavori di restauro, senza imbragare la facciata e nasconderla alla vista e all’obiettivo fotografico di veneziani e turisti, la Pilosio di Tavagnacco, in provincia di Udine, ha progettato e realizzato un sistema integrato che non coprisse, come solitamente accade, l’intera facciata. Grazie a dei piani di lavoro elettrici autosollevanti, i tecnici restauratori di Lares hanno potuto operare in sicurezza su centinaia di merli e guglie sulla sommità, sulle facciate che danno sulla Piazza e sul Molo e sulle finestre gotiche del sottotetto dello storico palazzo di Piazza San Marco. Un’impresa non facile ma resa possibile grazie all’ingegno dei tecnici dell’azienda friulana, leader nel settore dei ponteggi, casseforme e blindaggi per la costruzione e la manutenzione nel settore dell’edilizia, delle infrastrutture e dello spettacolo.
“Pilosio da sempre compie lavori di tipo particolare, ma questa è stata davvero una bella sfida perché Palazzo Ducale è un edificio di rilevanza mondiale – spiega Teresa Maietta, Direttore Commerciale di Pilosio – I nostri ingegneri hanno compiuto un approfondito studio per poter installare un ponteggio il meno invasivo possibile sulla facciata per non precluderne la bellezza ai milioni di turisti che visitano Venezia”.
Nello specifico, sono stati installati quattro ponteggi elettrici autosollevanti per un impatto visivo ridotto, molto inferiore a strutture tradizionali.
Ma non è stato l’unico vantaggio, come ricorda anche Francesco Di Monaco, Responsabile Commerciale Sistemi di Sollevamento Pilosio.
“Dovendo lavorare in una città particolare come Venezia, con fondamenta fragili, numerosi vincoli e in cui gli spostamenti sono avvenuti via acqua o a piedi, il ponteggio elettrico ha permesso di diminuire il
numero di elementi da trasportare. Inoltre, vi è stata una minore occupazione di spazi a terra, data solamente dalle basi con gruppo motore, che ha consentito al personale di salire e scendere con i propri attrezzi in maniera veloce, sicura e senza sforzo”.
Non solo, permettendo di regolare l’altezza al centimetro, ha dato modo ai restauratori di raggiungere i punti su cui intervenire senza dover lavorare in posizioni faticose. Tutto è stato studiato nel dettaglio: ad esempio gli ancoraggi in acciaio inox e speciali resine, sono stati ridotti al minimo nel numero e, ovviamente, pensati per non danneggiare un manufatto artistico delicato e di valore inestimabile, ma in grado di resistere alle raffiche di vento frequenti nella città di Venezia.
O ancora, è stato disegnato ad hoc il piano di calpestio in multistrato marino trattato antisdrucciolo, ben più sicuro per gli operatori del comune metallo in un ambiente ad alto tasso di umidità.
Nelle tre diverse fasi di montaggio, gli addetti di Pilosio, oltre a scale a rampa e montacarichi per portare persone e materiali “in quota”, hanno collocato anche ponteggi sospesi e a sbalzo, a servizio delle lavorazioni nella parte superiore delle pareti, sul cornicione e sui merli della copertura.
Ma Pilosio non si è limitata solo alla realizzazione dei ponteggi di Palazzo Ducale, ha anche fornito quelli per il restauro delle guglie e dei merli della corte interna. I tecnici della ditta friulana sono stati
incaricati di realizzare delle particolari coperture mobili composte da: ruote ammortizzate, protezione Secur-Blind e coperture in alluminio, che consentissero il trattamento ai masegni di Piazza San Marco.
In più, è stata collocata la protezione di cantiere Secur-Blind Pilosio di fronte al Museo Correr e al Campanile di San Marco. In questo caso, l’innovativo sistema di recinzione ha consentito di offrire, agli occhi dei turisti, dei pannelli con migliore resa estetica, rispetto alle recinzioni standard, e il passaggio della luce naturale per chi lavora all’interno.
Per Pilosio, dunque, un’ulteriore tappa nella sua già prestigiosa esperienza: “In questi due anni abbiamo rilanciato Pilosio nel mondo, grazie all’impegno dell’intera squadra di professionisti e tecnici che studiano ad hoc soluzioni ingegneristiche anche a livello internazionale. Venezia riveste però un’importanza particolare. È un luogo magico ma anche molto fragile.
Necessita di restauri ma deve essere lasciata visibile ai milioni di turisti che ogni anno arrivano per ammirarne le peculiarità e bellezze. Per fare questo è stata scelta Pilosio che, grazie al proprio know how, ha già realizzato importanti cantieri, come quelli alle Procuratie di Piazza San Marco o a Palazzo Querini – Ribadisce l’Amministratore Unico di Pilosio Nereo Parisotto – A Palazzo Ducale abbiamo anche allestito delle torri mobili dentro l’edificio stesso.
Altri interessantissimi progetti sono in fase di sviluppo: siamo veramente felici di essere stati scelti e di avere la piena fiducia dei nostri clienti”.
NEREO PARISOTTO E IL “SUPER POLO” SPECIALIZZATO PER L’EDILIZIA DEL FUTURO
Nereo Parisotto, 64 anni -anche se a vederlo “muoversi” tra i ponteggi ad alta quota ne dimostra sicuramente 30 in meno- è uno dei classici imprenditori del Nord Est che “si è fatto
da solo”. Ha dimostrato una straordinaria capacità di creare aziende di successo dal nulla e di risollevare realtà consolidate, portandole ai vertici del mercato globale. Fondatore e amministratore delegato di Euroedile, azienda di servizi per strutture provvisionali con sede a Postioma (TV), nel 2021 ha acquisito e rilanciato Pilosio, produttore di ponteggi con sede a Tavagnacco (UD) e una forte presenza internazionale, tanto da aver recentemente aperto una divisione a Dubai, la Pilosio Building Materials L.L.C. Il suo portfolio imprenditoriale include anche Alumaster, con sede a Casale sul Sile (TV), specializzata nella realizzazione di strutture e tralicci in alluminio per l’industria dell’intrattenimento, fiere ed eventi e la Safi di Cornuda, leader italiano nella produzione di piattaforme di lavoro autosollevanti mono e bi- colonna, montacarichi e ascensori. Quattro aziende per realizzare il sogno di Parisotto: la nascita di un super polo specializzato punto di riferimento globale in Italia e all’estero per l’edilizia del futuro.
LA PILOSIO
Fondata nel 1961, la Pilosio è stata rilevata nel settembre 2021 dall’imprenditore trevigiano Nereo Parisotto e, dopo un riassetto societario, ha avviato un piano di rilancio: in meno di tre anni, l’organico è cresciuto dai 35 dipendenti al momento dell’acquisizione agli attuali 110, passando da 3 milioni di fatturato nel 2021 agli oltre 30 milioni attuali.
di Giampaolo Zorzo