I primi ritrovamenti negli anni 80 grazie a Garatti e Fantin
di Ennio Grosso
L’associazione “Treviso Sotterranea” ha compiuto 10 anni e l’occasione è stata propizia per due giorni di celebrazioni, dedicate a varie fasce della cittadinanza della Marca.
La prima giornata è stata dedicata agli esperti del settore, la seconda al resto della cittadinanza.
Sabato 8 giugno, quindi, presso il Palazzo dei 300, alla presenza del Sindaco di Treviso Mario Conte, si è tenuto un convegno per studiosi e amanti di cavità artificiali e dei sistemi bastionati. Domenica 9 giugno, invece, presso il bastione di San Marco, si è svolto un evento aperto a tutti, in particolare a coloro che hanno collaborato alla buona riuscita, una grande festa per piccoli e grandi, con giochi per i più piccoli e interessanti mostre per gli adulti.
L’associazione è nata nella primavera del 2014, con lo scopo di studiare, proteggere e valorizzare gli ambienti ipogei, in particolar modo quelli cittadini, spesso non fruibili dal pubblico e non adeguatamente considerati. Un lavoro amatoriale da parte di appassionati e studiosi del territorio che hanno sfruttato le competenze professionali, storiche e speleologiche per scoprire, proteggere e far conoscere luoghi fino a quel momento dimenticati.
Negli ultimi anni, grazie al valido contributo di Simone Piaser, Roberto Stocco, Massimiliano Zago, Sara Paris, la decisione di dare una veste ufficiale al lavoro svolto. Dieci anni di vita dell’associazione, ma le prime testimonianze e i primi ritrovamenti di un sottosuolo trevigiano importante quanto misterioso, risalgono addirittura agli anni 80, quando il giornalista Giorgio Garatti, spinto dai ricordi d’infanzia, cominciò la ricerca della misteriosa Treviso sotterranea assieme all’amico e collaboratore di “Qui Treviso” Giorgio Fantin. Proprio in occasione della 2 giorni di celebrazioni i due ricercatori sono stati premiati con una targa, Giorgio Garatti alla memoria (ha ritirato il premio la figlia Luisa) e Giorgio Fantin, presente alla cerimonia, si è reso disponibile a spiegare e chiarire i tanti aspetti che queste scoperte hanno lasciato ai trevigiani.
Presenti anche alcune autorità locali, come il vice Sindaco Alessandro Manera, quindi Gloria Sernagiotto, Sandro Zampese, Franco Rosi.