Alla conclusione del campionato di serie D manca ancora una giornata ma per il Treviso è giunto il momento di fare una ragionata radiografia su quello che ormai si può definire terzo posto.
Per un momento lasciamo da parte il “nome Treviso” e dimentichiamo il suo blasone, prestigio e il recente passato quando calcava i campionati di serie A e B e concentriamoci sul fatto che i biancocelesti sono neo promossi in un torneo difficile, molto di più rispetto all’Eccellenza e quindi questo terzo posto è da accettare a cuore aperto e con un grande sorriso.
Quindi, per il momento lasciamo perdere i soliti discorsi di fine stagione tipo: “Con i soldi che hanno speso dovevano vincere il campionato”, “Manca un direttore sportivo all’altezza”, oppure ancora “dovevano prendere un altro allenatore non questo”.
La società ha sicuramente visto dove ha sbagliato e come correre ai ripari quindi lasciamoli lavorare con serenità e sicuramente dal prossimo calcio mercato uscirà una rosa ancora più forte e competitiva. Dopo questo campionato di transizione infatti, la società di via Ugo Foscolo punterà con maggior decisione al tanto atteso salto nel calcio professionistico anche se ci saranno molte altre società con lo stesso obiettivo.
Parola d’ordine: stiamo sereni e lasciamo lavorare i dirigenti per un futuro roseo anzi… biancoceleste
di Giampaolo Zorzo